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Cosa c’entra la matematica con la moda?

Se non ci fosse la matematica, forse la moda non si chiamerebbe nemmeno così…

La parola “moda” infatti è un termine che viene dal linguaggio matematico, per la precisione dalla statistica: in un insieme di dati statistici (colore delle magliette, età a cui si inizia a parlare, altezza dei pini marittimi…), la moda è il dato che si ripete più frequentemente.

Per cui quando diciamo che quest’anno va di moda il gonfiabile dalla forma di unicorno, è perché quella è la forma che incontriamo più spesso, più di frequente.

Ecco svelato il primo fortissimo legame semantico tra moda e matematica!

Inoltre la moda non può prescindere dalla sartoria, primaria attività artigianale largamente legata alle curve, la geometria, le misure, le equivalenze tra le unità di misura, il calcolo delle superfici di stoffa, le simmetrie, il calcolo dei costi dei materiali, dei costi orari… Ogni sarta applica la matematica nelle sue creazioni.

Per molti stilisti di successo (come per molti artisti in genere) la matematica è stata una fonte di ispirazione: pattern basati su figure geometriche ripetute hanno ispirato sarti di varie epoche e ancora oggi molti stilisti giocano con queste forme.

Logo di Chanel sul famoso pattern geometrico bianco e nero.

Per noi, in particolare, il mondo della moda sarà il veicolo e lo strumento con cui impareremo meglio e applicheremo i concetti matematici, scoprendo che la matematica è la disciplina che si applica più frequentemente in questo contesto… quindi la matematica è di moda!

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