progetto – concorso “L’orto in classe”

Anche la nostra scuola media “Gino Custer De Nobili” di Santa Maria a Colle ha partecipato al progetto “L’orto in classe”, un progetto di Naturasì e Cuorebio.

Il kit didattico fornito in cartaceo e in digitale

 

Ci siamo collegati e iscritti alla piattaforma e-learning scuola.ecornaturasi.it  e abbiamo scaricato il materiale didattico: la ruota della stagionalità della frutta e della verdura e due opuscoli informativi dedicati al rispetto della natura e all’alimentazione sana ed equilibrata.

 

Con la classe 2’B siamo andati oltre…  Visto che l’argomento era proprio quello che affrontavamo a scienze, ciascun ragazzo di 2’B ha anche fatto il proprio test on-line (10 domande) con dei bei risultati!

Ci siamo anche messi in gioco con un concorso:  abbiamo fatto un piccolo collage delle foto degli orti delle varie classi realizzati con materiali di recupero, l’abbiamo pubblicato su vari siti e adesso può essere votato!

I vincitori avranno dei bei premi, ma, comunque vada, avremo tutti  una sorpresa per aver partecipato e aver imparato !

Ecco i link in cui compaiono i nostri lavori (il primo è per votarci!):

Titolo del progetto: OLTRE L'ORTOScuola secondaria Custer De Nobili LUCCALink: https://scuola.ecornaturasi.it/gallery/34

Pubblicato da NaturaSì su giovedì 5 aprile 2018

 

https://scuola.ecornaturasi.it/gallery/34

 

La sorpresa di Pasqua qual è stata?

…che le piantine in vaso nella scuola NON sono morte, nonostante i giorni di scuola chiusa per le vacanze di Pasqua e il rischio essiccamento dietro l’angolo!!

I più previdenti, in alcune classi, avevano portato le piantine a casa e le hanno accudite e coccolate attentamente anche durante le vacanze (come in 1’B)…

Ma la maggior parte  delle piantine era rimasta lì, nelle aule, a scuola! Ed era vacanza per tutti, ma non per le nostre instancabili annaffiatrici che non si sono riposate e impavide contro il relax attanagliante delle vacanze, hanno  mantenuto floride le nostre piantine appena spuntate, a costo del mal di braccio a forza di spruzzare l’acqua!

Grazie a Isabella Leone e Ilaria Fratini che hanno salvato il lavoro fatto fino ad ora!

Tutto sotto controllo , anche in vacanza!

 

Le piantine crescono bene

 

La prof.ssa Isabella Leone che annaffia le piantine

 

 

Il nostro fornitore ufficiale

Un ringraziamento speciale va al nostro fornitore dio materiali:  Fabio dell’azienda “Zooagricola” che ci ha fornito di terriccio, concime, zappe, rastrelli, badili, vanghette, palette, spruzzette, innaffiatoi, ecc…

Fabio, Zooagricola

Si raccoglie ciò che si semina

E’ il momento di cominciare a seminare!!

Noi, ragazzi della scuola media, stiamo ricevendo a scuola degli aiutanti eccezionali: i ragazzi dell’Istituto agrario “Busdraghi”, il loro coordinatore Paolo Benedetti e  l’agronoma Lucia Paoletti che ci sosterranno in questa fase con una serie di incontri  rivolti a tutte le classi prime e seconde!

In laboratorio di scienze, tutti attenti alle spiegazioni
Tutto molto interessante!

Per abbracciare ancora l’idea del riuso, abbiamo sfruttato vari contenitori destinati ormai ad essere rifiuti (vasetti di plastica, bottigliette, bottiglie più grandi, lattine di pelati…) per seminare le nostre future piante e per innaffiarle durante la loro crescita. Per ottenere dei vasetti idonei, è stato sufficiente praticare un foro nella parte bassa dei diversi contenitori  per far scolare l’eventuale acqua in eccesso.

Da una bottiglietta di plastica abbiamo ottenuto un ottima semina!

Ed ecco a voi i nostri risultati:

Le semine in vasetti e contenitori di riuso
Le semine in semensiera e contenitori di riuso

 

Coltivare le patate fuori suolo

Ok, piove da quasi  tre settimane! E allora che si fa per iniziare le attività dell’orto? Pensiamo a come coltivare le patate fuori suolo, per esempio nei sacchetti della spesa, con delle belle idea di riuso!!

Abbiamo riutilizzato delle bottiglie di plastica tagliate, riempite per un po’ di acqua e con l’aiuto di 2 stecchini ci abbiamo posizionato le patate per farle germinare. Abbiamo scoperto  che i germogli nascono dagli “occhi” (o gemme) della patata.

Patata che germina in mezza bottiglia d’acqua

Dopo aver visto germogliare le patate, ne abbiamo riconosciuto le parti della pianta: radici, fusto modificato (tubero) e foglie:

Patata con radici e foglie

A questo punto abbiamo sistemato un po’ di argilla espansa sul fondo di grandi sacchetti di plastica (quelli per fare la spesa) e successivamente del terriccio fino ad arrivare a circa 1/5 dell’altezza il sacchetto. Lì, in quello spessore di terra, abbiamo interrato  le patate germinate.

L’idea è quella di coprire la pianta con la terra mano a mano che crescerà, così facendo la pianta si svilupperà in altezza all’interno del sacchetto e lì produrrà le patate!  🙂