Salviamo le api 1 A

 

In questo periodo dove le condizioni climatiche sono stravolte a causa della devastazione ambientale fatta dall’uomo, le nostre api non trovano cibo e muoiono letteralmente di fame.
Avere un angolo del nostro giardino piantando semi di fiori, utili alle api, è un piccolo ma importante contributo alla sopravvivenza delle api.
Noi alunni di 1 A abbiamo seminato i fiori utili alle api, ecco i nostri risultati:

Le api sono la nostra vita.
Oltre 60mila voli per 1 kg di miele. Per produrre un chilo di miele sono necessari quasi 60mila voli d’andata e ritorno dall’arnia ai fiori. Ogni alveare “bottina”, cioè, raccoglie il nettare per quasi 3mila ettari, il corrispondente di oltre 4mila campi da calcio. Per questo in un giorno le api di un alveare possono visitare fino a 225mila fiori. 3 km è il massimo raggio di volo intorno all’arnia. La velocità media di un’ape è di 24 Km orari e può arrivare fino a 29 Km orari.
Camminano più di noi!

Le api e gli altri insetti impollinatori giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione.

Salviamo le api, salviamo noi stessi!

Con l’adesione al progetto sulla biodiversità di EcorNaturasì scuole.

Funghi dai fondi del caffè 2 D

Non capita tutti i giorni di veder spuntare funghi commestibili e salutari dai fondi di caffè. Esattamente, avete letto bene, proprio da quei fondi di caffè che ogni giorno svuotiamo nella raccolta dell’umido. Lo abbiamo sperimentato con Antonio Di Giovanni, un giovane agronomo che ha avuto l’idea geniale di coltivare funghi, nello specifico Pleurotus Ostreatus, utilizzando il fondo del caffè come substrato.

“Abbiamo recuperato i fondi del caffè dai bar, questi scarti fungono da ottimo substrato, ricco di sostanze adatte al metabolismo del fungo. Li abbiamo portati a scuola e inoculiati , cioè abbiamo mischiato al caffè il micelio, ovvero il cuore del fungo.

Miscelato il tutto e inserito il composto in sacchi predisposti li terremo al buio e a temperatura controllata.

L’agronomo ha detto poi che questi funghi oltre che commestibili sono anche ricchi di sostante nutritive.”
Le nostre reazioni sono state di stupore e incredulità. Grazie al Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori.

          

Educazione al gusto

Noi della classe 1°D, insieme a Lorenzo e alla prof.sse Marsili e Baglio, abbiamo fatto un esperimento di gusto confrontando le insalate del nostro orto scolastico con due altre insalate dello stesso tipo, ma comprate in un supermercato (un’insalata in busta, già lavata e conservata in atmosfera protetta e l’altra integra, da lavare).

insalata del nostro orto
Insalata in busta
Insalata confezionata

Come sappiamo il gusto di un alimento si apprezza con tutti i nostri sensi, conta quindi anche l’aspetto, il rumore che fa quando lo si mastica, l’odore che sprigiona e la sensazione tattile che ci trasmette…

Per prima cosa, abbiamo controllato le informazioni sulle confezioni: le provenienze dell’insalata comprata, le loro date di confezionamento e scadenza, per farci un’idea di quello che stavamo per assaggiare.

Poi, per fare una degustazione ragionata, abbiamo stabilito 5 parametri del gusto, a nostro parere validi per l’insalata: 1) freschezza, 2) gusto/aroma, 3) croccantezza, 4) colore e 5) dolcezza.

Per ogni tipologia di insalata, abbiamo assegnato ad ogni parametro un voto variabile da 0 (il minimo) a 5 (il massimo) e ciascuno di noi ha riportato le sue valutazioni su un grafico apposito come questo, dove ognuno degli assi rappresenta un parametro. Abbiamo poi collegato i punteggi per lo stesso alimento con una penna colorata.

Diagramma del gusto per le lattughe assaggiate
Altro diagramma del gusto per le insalate

Risultano varie “ragnatele”, tanto più ampie quanto sono più gustosi gli alimenti. Ovviamente ciascuno di noi aveva i propri pareri, perché “de gustibus non disputandum est”, ma è possibile confrontare tra loro le forme dei nostri grafici pentagonali.

Il diagramma del gusto può essere utilizzato per altri alimenti, modificando i parametri in relazione all’alimento scelto e così ne abbiamo preparati altri a casa con altri alimenti.

Vari diagrammi del giusto per insalate, mela e finocchio.
Diagramma del gusto di 2 tipi di verza

L’ orto di Lorenzo 2019

Ciao sono un ragazzo della 1^ B della scuola media. Sono un grande appassionato di orto perchè l’ho fatto da quando ero molto piccolo con il mio nonno: mi piace lavorare la terra e assaporarne i suoi frutti!

Eccomi a metà gennaio a lavorare la terra per renderla ospitale alle piantine che sono già spuntate nel semenzaio fatto nelle varie classi…

Dopo aver usato diversi attrezzi: vanga, zappa e rastrello ecco che innaffio le prime piantine messe: insalata canasta, cipolle, fragole e le aromatiche (salvia e rosmarino).

Quando è stato possibile la prof. Seghieri ha portato tutta la mia classe a vedere il lavoro fatto ed io ho illustrato loro le diverse fasi.

 

Agli inizi di marzo il clima è diventato più mite, così ho seminato carote, piselli e alcune patate da semina che mi ha dato mio nonno.

 

 

Con me c’era spesso un ragazzo di 2^A che mi  ha accompagnato nel mio lavoro e sostenuto con il suo sorriso e la sua voglia di stare all’aria aperta, proprio come me!

Il 21 marzo ho messo a terra delle matite speciali che hanno all’estremità dei semi di chia, basilico e margherite… attendiamo e incrociamo le dita…

   

E….grande festa quando sono spuntati i piselli!!!!!

Adesso ci prepariamo per mettere a terra le piantine cresciute nel semenzaio: zucchine, pomodori e bietole…. e non vedo l’ora di raccogliere i primi frutti!!!!

L’esperienza dell’orto mi piace molto e mi fa sentire responsabile per tutto ciò che accade in quel pezzo di terra dietro alla mia scuola!

Vi terrò aggiornati su tutti gli sviluppi…..